BASKETBALL “IN” JESOLO
E’ l’Umana Reyer Venezia la vincitrice del 1° Memorial Luca Silvestrin, con il successo in extremis su Napoli; terzo posto per Treviso, che supera 83 – 78 la Pallacanestro Trieste. Mitchell Watt (Venezia) MVP del torneo.
E’ l’Umana Reyer Venezia la vincitrice del 1° Memorial Luca Silvestrin, che ha animato la due giorni fra venerdì e sabato al PalaCornaro di Via M-L. King 5 a Jesolo. L’evento organizzato dall’Associazione Che Spettacolo grazie al contributo del Comune di Jesolo – Assessorato allo Sport si è conclusa nel migliore dei modi, con due finali assolutamente combattute, che hanno animato il pomeriggio e la sera del sabato in quel di Jesolo. Tanto basket, sorrisi e talento per un torneo che ha voluto regalare un omaggio ed un ricordo ad un nome importante per la pallacanestro italiana come quello di Luca Silvestrin: il responsabile di Che Spettacolo, Massimo Piubello, con la sua organizzazione ha portato quattro formazioni del massimo campionato italiano a confrontarsi sul parquet del PalaCornaro a una settimana dal via della Serie A 2022/2023. Alla fine, la Reyer Venezia ha vinto 70 – 71 contro la Ge.Vi. Napoli in una combattutissima finale mentre, nella partita di consolazione, la Nutribullet Treviso si è imposta per 83 – 78 contro la Pallacanestro Trieste; Mitchell Watt, pivot classe 1989 dell’Umana Reyer Venezia è stato nominato MVP della manifestazione, dopo due incontri di assoluto spessore tecnico. Alla fine, omaggio floreale consegnato dall’organizzatore dell’evento Massimo Piubello a Clarissa, la figlia di Luca Silvestrin, fra gli applausi e un arrivederci al 2023 per la prossima edizione del memorial.
LA CRONACA DELLE PARTITE
Nella finale di consolazione, la Nutribullet Treviso vince 83 – 78 su una Pallacanestro Trieste che accarezza per diverse fasi di partita il sogno della vittoria, ma nel finale ha meno concretezza e cinismo rispetto al team di Marcelo Nicola e deve accontentarsi della quarta piazza. Trieste non può contare su Frank Bartley, rientrato a Trieste per un colpo ricevuto la sera prima: dall’altra parte, Treviso ha un Aike Iroegbu in più rispetto alla semifinale e tiene fuori Zanotti. I biancorossi partono con il quintetto formato da Gaines, Pacher, Davis, Spencer e Deangeli; risponde Treviso con Zanelli, Jurkatamm, Jantunen, Sokolowski e Cooke: l’inizio vede Sokolowski (7/9 da due, 1/3 da tre, 2/2 ai liberi, 6 rimbalzi) protagonista. L’esterno di Nicola usa il fisico spalle a canestro e ottiene ottime cose, con sei punti personali nel 13 – 10 iniziale. Trieste, però, ha un Gaines molto carico sia in penetrazione che dal perimetro: cinque punti di fila dell’USA fissano il pareggio (15 – 15) a 3’40’’ dalla prima sirena. Capitan Deangeli mette dentro una tripla e un appoggio a canestro e dà il vantaggio a Trieste, ma c’è equilibrio sul parquet: Pacher e Campogrande, dalla lunetta, portano ossigeno ai biancorossi ma in casa Nutribullet l’impatto di Iroegbu e la bomba di Sorokas a 18’’ dalla fine portano avanti i trevigiani. Nella seconda frazione, Trieste aumenta l’intensità difensiva e piazza un break di 0 – 8: Vilder e Spencer sembrano dominare sotto canestro e il tabellone luminoso segna 27 – 33, poi Jantunen spezza il digiuno Nutribullet con una bomba. Il team di Legovich perde un pò di smalto, mentre Treviso sembra prendere in mano l’inerzia della gara grazie all’USA/nigeriano Iroegbu (5/12 dal campo, 4 falli subiti, 3 assist): le sue soluzioni in penetrazione mettono in crisi la difesa triestina e, fra un canestro e l’altro, il playmaker riporta Treviso in vantaggio; la schiacciata di Spencer su assist di Deangeli e due liberi di Gaines, però, tengono il punteggio sul 38 – 39 per Trieste a metà gara. La ripresa si apre con la bomba di Pacher dall’angolo e la schiacciata su alley hoop di Cooke, dalla parte opposta: si alzano i ritmi a livello offensivo, ma i biancorossi sembrano avere un’altra energia e coach Nicola chiama time out dopo un minuto e mezzo (40 – 46). Sembra servire, perché Zanelli riapre la gara con una bomba, ma Frank Gaines (3/5 da due, 3/7 nelle triple, 2/3 ai liberi, 7 falli subiti) indovina due conclusioni dalla lunga distanza e riporta sul 47 – 56 Trieste. L’energia di Pacher aiuta i biancorossi a rimanere avanti, nonostante Zanelli e Jurkatamm riescano a trovare buone soluzioni perimetrali: nel finale, un Corey Davis caldissimo segna dalla media dopo un bel blocco di Vildera e serve un assist al bacio a Campogrande, per la bomba del 55 – 63. Il quarto periodo inizia con un canestro dall’angolo del giovane Torresani che sembra propiziare una rimonta trevigiana, ma l’inerzia della gara è nelle mani di Trieste, che con Stefano Bossi si scatena: il play triestino serve un assist a Vildera, un alley hoop a Spencer e poi ruba un pallone per l’appoggio del 58 – 71 a 7 minuti dalla fine. Gara finita? Assolutamente no, perchè Treviso ha la pazienza di rimontare pian piano, grazie a difesa e concretezza: un break di 12 – 0 firmato da Jantunen, Iroegbu e Cooke riporta la Nutribullet sul 70 – 71. Deangeli segna un provvidenziale canestro per sbloccare Trieste, ma ormai i trevigiani sono li: è ancora Sokolowski a decidere la gara, prima con una penetrazione e poi con una bomba che danza sul ferro ed entra (79 – 75). Nell’ultimo minuto, Spencer (6/9 dal campo, 3/4 ai liberi e 8 rimbalzi) segna dalla lunetta ma Iroegbu è determinante e, con una penetrazione e due liberi, dà il definitivo 83 – 78 alla Nutribullet, che conquista la terza piazza.
TREVISO – TRIESTE 83 – 78
Nutribullet Treviso Basket: Iroegbu 16, Sarto, Torresani 2, Zanelli 10, Jurkatamm 5, Vettori ne, Sorokas 6, Faggian, Cooke 10, Jantunen 12, Sokolowski 19, Simioni 3. All. Nicola
Pallacanestro Trieste: Gaines 17, Pacher 14, Bossi 4, Davis 4, Spencer 17, Deangeli 11, Marcius, Antonio, Campogrande 5, Vildera 6. All. Legovich
Parziali: 27-25; 38-39; 55-63
Arbitri: Bartoli Enrico di Trieste (TS), Wassermann di Trieste (TS) e Roiaz di Muggia (TS)
La finalissima, invece, si chiude con un equilibrato 70 – 71 a favore dei padroni di casa dell’Umana Reyer Venezia: una partita sentita da ambo le parti, che ha vissuto continui cambi di rotta e con due formazioni che, a una settimana dall’inizio del campionato, non si sono certamente risparmiate. Napoli tiene a riposo Zerini ed Emmitt Williams, mentre in casa Venezia non ci sono Moraschini e Spissu. Venezia parte col quintetto formato da Freeeman, Willis, Watt, Brooks e Granger: per Napoli, invece, ci sono Michineau, Stewart, Johnson, Zanotti e JaCorey Williams. La gara non decolla, a livello di ritmi offensivi, nel primo periodo: Granger e Stewart si “scambiano cortesie” dal perimetro per il 5 – 5, poi lo stesso Granger suggerisce un gran pallone per la schiacciata di un Willis molto presente. A livello di protagonisti, però, c’è sempre Stewart a tenere banco per Napoli: l’americano prima si prende una linea di fondo imperiosa con una gran schiacciata, poi recupera una palla e lancia il contropiede di Michineau (9 – 7) e infine indovina la sua seconda tripla del quarto. Venezia non molla, pur sbagliando molto, e al decimo minuto il tabellone luminoso del Pala Cornaro recita 17 – 13 per Napoli. Nel secondo periodo, Johnson e Stewart tengono avanti la Ge.Vi., fino al +7 (22 – 15), ma quando De Raffaele fa entrare Sima le cose migliorano per l’Umana: il pivot spagnolo fa pesare i suoi centimetri, fra appoggi ravvicinati e la schiacciata del 27 – 23 su assist di Granger. Howard e Michineau tengono ancora avanti Napoli, De Nicolao segna un tap-in provvidenziale per Venezia (34 – 29), poi una zingarata di Michineau, che si mangia il campo in cinque secondi, consegna il +7 alla formazione di Buscaglia. Nella ripresa, in centoventi secondi l’Umana è brava a recuperare il gap: Willis, Brooks e la bomba di Granger riportano il punteggio in equilibrio (38 – 36). Un’altra tripla dello stesso Granger e Freeman a depositare a canestro portano avanti il team di De Raffaele con un parziale di 4 – 14: +3 Venezia e time out per Buscaglia a 6’19’’ dalla terza sirena. Williams, Howard e due liberi di Stewart pareggiano nuovamente la contesa a quota 47, ma per Venezia Chillo è preziosissimo: il classe ’93 orogranata trova canestri importanti, con sei punti nella frazione, e grazie a un “2+1” sigla il 49 – 52 per Venezia. Il team lagunare rimane avanti di quattro punti alla sirena del trentesimo, poi nel quarto periodo si continua sulla scia dell’equilibrio. Watt tiene avanti la Reyer, ma Stewart (2/5 da due, 4/6 nelle bombe, 2/2 ai liberi) comincia nuovamente ad emergere: il giocatore americano ruba un pallone e schiaccia il 63 pari a 4’35’’ dalla fine. Napoli soffre i tanti tiri liberi sbagliati, con un 7/17 complessivo che peserà tantissimo nell’economia del match: tutto questo si traduce in un piccolo vantaggio per Venezia, che riesce a rimettere il naso avanti grazie a Mitchell Watt. Il centro americano segna il 68 – 69 poi, nell’ultimo minuto, è nuovamente Williams a segnare: 70 – 69, ma Watt replica co la schiacciata del 70 – 71 a 39’’. Negli ultimi secondi, la Ge.Vi. avrebbe il pallone della vittoria, ma è lo stesso Watt (7/11 da due, 7 rimbalzi) a chiudere benissimo la penetrazione di Stewart, con la stoppata che consegna il 1° Memorial Luca Silvestrin alla formazione targata Umana.
NAPOLI – VENEZIA 70 – 71
Ge.Vi. Napoli: Howard 5, Johnson 8, Michineau 9, Sinagra ne, Dellosto 3, Bamba, J. Williams 18, Stewart 18, Zanotti 9. All. Buscaglia
Umana Reyer Venezia: Sima 6, Granger 11, Freeman 13, Chillo 7, De Nicolao 2, Brooks 4, Tessitori 4, Willis 8, Watt 14. All. De Raffaele
Parziali: 17-13; 36-29; 52-56
Arbitri: Perocco di Treviso (TV), Boscolo di Chioggia (VE) e Gallo di Padova (PD)